La squadra allenata da Roberto Boscaglia può essere considerata la rivelazione di questo avvio di stagione. Lo sa bene il Padova battuto nel giro di una settimana due volte, sabato sera castigato a domicilio da una doppietta di Matteo Mancosu. Il Trapani è un giocattolo costruito negli anni dall’appassionato presidente Morace e dal tecnico Boscaglia. Al tandem storico del club siciliano si è unito lo scorso anno il diesse Daniele Faggiano, esempio di lavoro, professionalità e competenza. Al primo colpo è stata subito festa con la promozione in serie B. Un testa a testa con il Lecce, il traguardo tagliato nell’ultima tappa di Cremona, al culmine di una stagione avvincente, indimenticabile. Corsa, collettivo, schemi collaudati, un contropiede velenoso: il timbro di Boscaglia in 442 veloce e avvolgente. Per l’esordio di Padova, in campo c’erano i ‘fedelissimi’ di sempre: i difensori Lo Bue e Priola, i centrocampisti Caccetta e Pirrone. Singolare la storia di Francesco Lo Bue, ventitreenne palermitano, al Trapani dal 2009. Ha centrato tutte le promozioni dei granata: dal campionato interregionale alle serie B. Sul mercato Faggiano ha operato con sapienza e lucidità. Scelte logiche, uomini di esperienza e spessore: Martinelli, Terlizzi e Rizzato in difesa, la fantasia di Iunco e i centimetri di Djuric per l’attacco. Forse arriverà un centrocampista, qualche altra pedina per assortire meglio la rosa. La stella del gruppo è Matteo Mancosu, fantasista arrivato lo scorso anno ed autentico trascinatore dell’undici disegnato da Boscaglia. Esterno offensivo di centrocampo, fantasista dietro l’unica punta, Mancosu è l’elemento di riferimento della squadra, un talento che forse è arrivato in ritardo nel grande calcio. Latina e Vigor Lamezia in Seconda Divisione con 25 reti in 57 partite. I radar di Faggiano e Boscaglia lo hanno intercettato. Era l’elemento giusto per dare qualità e imprevedibilità alla manovra d’attacco. Detto, fatto: 29 presenze, 15 reti, in campo è stato Mancosu l’uomo della promozione in B. Ma il Trapani non è solo schemi vincenti e buoni giocatori. Il club è soprattutto la perfetta sintesi tra organizzazione, strategie e programmazione. Conti a posto, investimenti mirati, strutture per la prima squadra e il settore giovanile. Una società che pensa in grande e vuole crescere ancora. Lunedì prossimo il debutto casalingo col Pescara. Una prima assoluta per i tifosi granata, la sfida tra Boscaglia e Marino. Il primo è di Gela, il secondo di Marsala. Il timbro del ‘made in Sicilia’ sul posticipo serale: il derby delle panchine è già iniziato.
Tratto da: tuttoB
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