Non è di certo il classico presidente che si espone tanto, ma quando si sottopone alle domande dei giornalisti parla a tutto tondo, senza alcun timore. Intervistato dai giornalisti de La Repubblica, ilComandante Morace, presidente delTrapani calcio, analizza presente, passato e futuro della società granata.
"All'inizio, quando mi fermavano per strada mi abbracciavano e mi chiamavano presidente. Allora io chiedevo: Presidente di cosa? dell'Ustica Lines o del Trapani? La risposta di tutti era del Trapani. Questo affetto che sto ricevendo per il Trapani non l'avevo mai avuto per l'Ustica Lines e per tutte le mie attività di imprenditore. Il calcio è una impresa diversa. Si stabiliscono rapporti amichevoli. Nel mondo degli affari ci sono confronti più duri. La cosa straordinaria è che la città mi vuole bene come io voglio bene a Trapani."
A proposito della mancata promozione in B di due stagioni fa: "Due anni fa, quando perdemmo la B all'ultima giornata, la gente mi diceva: comandante non se la prenda. Erano dispiaciuti per me e piangevano. Sono cose che difficilmente succedono nella vita di tutti i giorni. Dal punto di vista umano il Trapani è la cosa più bella che mi sia mai capitata!"
A proposito della mancata promozione in B di due stagioni fa: "Due anni fa, quando perdemmo la B all'ultima giornata, la gente mi diceva: comandante non se la prenda. Erano dispiaciuti per me e piangevano. Sono cose che difficilmente succedono nella vita di tutti i giorni. Dal punto di vista umano il Trapani è la cosa più bella che mi sia mai capitata!"
Sul segreto del fenomeno Trapani afferma: "Sicuramente Boscaglia al quale si è affiancato Faggiano. Hanno entrambi grandi meriti, ma Boscaglia in particolare è straordinario. Boscaglia è un allenatore emergente che fa gola a molti, ma se andasse via ci rimarrei veramente male. Conoscendolo so che non farebbe mai una cosa del genere. Abbiamo tanta strada da percorrere per raggiungere le nostre mete e farlo insieme sarà bellissimo."
Sul match di Coppa Italia nel quale i granata affronteranno l'Inter in quel di San Siro non riesce a nascondere la propria emozione: "Sarà veramente eccezionale. Andrò a Milano con la squadra. Quelle emozioni non me le perderei per niente al mondo."
Il Comandante parla anche del futuro: "Il giorno in cui ho preso il Trapani mi sono posto l'obiettivo di andare in serie A, ma me lo ponevo come un fatto del quale non conoscevo la portata. Oggi certamente é una meta da inseguire e conseguire. Quest'anno forse è presto. Il nostro obiettivo sono play-off e l'anno prossimo punteremo alla serie A".
Sulla questione stadio: "Abbiamo fatto investimenti notevoli facendo un miracolo e riuscendo in un mese a fare tutto. Non giocare la prima partita in casa sarebbe stata una sconfitta. Miglioreremo il Provinciale e l'anno prossimo metteremo l'erba sintetica."
Sulla questione stadio: "Abbiamo fatto investimenti notevoli facendo un miracolo e riuscendo in un mese a fare tutto. Non giocare la prima partita in casa sarebbe stata una sconfitta. Miglioreremo il Provinciale e l'anno prossimo metteremo l'erba sintetica."
Tratto da: tuttob
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